Un altro mondo: Thomas Morelli racconta una nuova visione

di La Redazione

“Un altro mondo” è il nuovo documentario di Thomas Torelli, il regista di altre pellicole d’inchiesta come “Zero 11 Settembre” e “Sangue e cemento” che racconta del terremoto a L’Aquila.

“Un altro mondo” è l’ambizioso progetto che mira a rivalutare la visione del mondo delle società antiche, a discapito della visione frammentata dell’ambiente che abbiamo noi moderni.

Tutto nel mondo è collegato da legami, secondo le teorie raccontate nel documentario, con tutto s’intende ogni singola cosa, anche ciò che appare molto lontana, e questo naturalmente in maniera scientifica.

Il senso di separazione è tipico delle mentalità contemporanee, per cui il vero scopo è quello di far partire una rivoluzione del pensiero proprio iniziando dalle nostre coscienze. Per cui troviamo delle interviste molto interessanti a filosofi, scienziati, esperti nel settore, ricercatori di tutto il mondo, come lo studioso giapponese Masaru Emoto o il fisico quantistico Vittorio Marchi.

Il regista Torelli ha affermato:

È un documentario che nasce dall’idea e forse dall’ambizione  di provare a raccontare un cambiamento che volenti o nolenti, e che ci si creda o no, il mondo si sta preparando ad affrontare. Un cambiamento nelle coscienze, nei costumi, e nel modo di vedere le cose. In sostanza, una diversa consapevolezza di noi stessi. Un cambiamento di cui si sta parlando molto in questo periodo, perché legato agli anni che stiamo vivendo, ma che in realtà durerà molto più tempo. Con questo film, cercheremo di raccontare come l’uomo, concentrandosi su un certo tipo di stile di vita, si sia perso e che per ritrovarsi dovrà guardarsi indietro (nelle culture passate) e avanti (nelle scienze che sempre di più confermano antiche saggezze). Tutto il film dovrà sembrare un lungo sogno che però non finisce con il nostro risveglio, ma che può ricominciare con una nuova consapevolezza.

Il film è stato presentato al Rome Indipendent Film Festival.

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