Salento Finibus Terrae Film Festival dal 18 al 26 luglio 2015

di La Redazione

Mancano poco meno di tre mesi all’inizio del Salento Finibus Terrae Film Festival ma si respira già da settimane un’atmosfera di grande fermento per la nuova XIII edizione che si preannuncia ricca di appuntamenti e novità. L’identità itinerante dell’originale kermesse dedicata al cinema non mancherà di sorprenderci a cominciare proprio dai luoghi.

Le suggestive Grotte di Castellana di origine carsica, in provincia di Bari, saranno per la prima volta la cornice di un appuntamento unico, con una serata di proiezioni interamente dedicata proprio alla sezione ambiente; saranno coinvolte incantevoli location dell’Alto Salento della provincia di Brindisi, grazie al sostegno dei comuni di Fasano e San Vito Dei Normanni.

Sono ancora in corso e si chiuderanno ufficialmente il 30 aprile 2015 le selezioni dei cortometraggi delle sette sezioni in concorso: degli oltre 800 cortometraggi visionati, ad oggi ne sono stati selezionati solo 70 provenienti da ogni parte del mondo.

Il Salento Finibus Terrae annuncia per la sua XIII edizione una giuria d’eccezione composta da nomi di grande prestigio nel mondo del cinema e del giornalismo, chiamati a presiedere le sette sezioni dei cortometraggi in concorso: il giornalista, regista e reporter Fabio D’Alfonso, per la sezione “Documentari”; il regista Francesco Del Grosso, per i “Diritti Umani”; la professoressa Grazia Canuto, per la sezione “Ambiente”; il grande direttore della fotografia Blasco Giurato, per la Sezione “Mondo Corto”; l’attore Enzo De Caro, per la sezione “Children World”; il regista Pippo Mezzapesa, per la sezione “Corti Italia”; la regista  Lina Wertmüller, per la sezione “Reelove”; il regista John Snellimberg, per la sezione “Thriller Noir”.

Oltre ai cortometraggi saranno proiettati nelle varie tappe alcuni lungometraggi fuori concorso, protagonisti della recente stagione cinematografica: Ameluk” di Mimmo Mancini, Sei mai stata sulla luna?” di Paolo Genovese, Perez” di Edoardo De Angelis e Perfidia” di Bonifacio Angius.

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