Festival del film di Roma 2012, Alice nella città: in concorso Pulce non c’è

di La Redazione

Anche in questa settima edizione del Festival internazionale del film di Roma (9-17 novembre) non mancherà la sezione parallela Alice nella città che vedrà madrina l’attrice Diane Fleri e presenterà 5 anteprime mondiali, 6 opere prime in concorso per un totale di 13 paesi rappresentati nella selezione ufficiale.

Per quanto riguarda i film in concorso sarà Pulce non c’è di Giuseppe Bonito a rappresentare l’Italia, il film è basato sul romanzo omonimo di Gaia Rayneri e vede protagonisti Pippo Del Bono, Marina Massironi, Piera Degli Esposti e Giorgio Colangeli.

A seguire trovate una sinossi del film, una del romanzo e una galleria fotografica con immagini dal set e dalla pellicola, mentre per consultare il programma completo di Alice nella città cliccate QUI.

La sinossi del film:

Pulce ha nove anni, due occhioni accesi e ascolta il tango; comunica continuamente, anche se non parla. Mamma Anita da anni cerca di rendere la sua vita migliore. Papà Gualtiero è un medico dall’apparenza burbera, ma si inventa ricette a base di patate da raccontare come favole alla figlia per calmare il suo panico notturno. Un giorno come tanti, Pulce viene allontanata dalla famiglia senza troppe spiegazioni, perché sul padre grava una mostruosa accusa. Attraverso lo sguardo divagante e trasognato della sorella Giovanna entriamo nella quotidianità di una famiglia anormale, con il suo lessico pensato per chi può solo parlare per immagini, il suo caos pieno di emergenza e amore. E senza retorica e senza patetismi esploriamo lo scontro tra mondo adulto e infanzia, tra malattia e normalità, tra rigidità delle istituzioni e legami affettivi.

 Il libro di  Gaia Rayneri (Einaudi):

A raccontarci Pulce e il suo mondo speciale è la sorella Giovanna, con la sua voce ironica, candida, intelligente, divagante. Pulce è una bambina allegra, a cui piace infilarsi negli abbracci degli sconosciuti, stritolarti più forte che può. Quando un giorno, come tutti i giorni, mamma Anita va a prenderla a scuola, Pulce non c’è. “Provvedimenti superiori” hanno deciso che loro non sono più dei buoni genitori, e Pulce è stata portata nella comunità Giorni Felici. Anita e Giovanna possono farle visita una volta alla settimana, “sotto lo sguardo soldato di un’educatrice”. Papà Gualtiero, invece, sua figlia non può vederla, perché su di lui grava una mostruosa accusa. Giovanna ha solo tredici anni quando comincia questa “storiaccia”. È una ragazzina curiosa, con qualche tic nervoso e un gruppetto di amici immaginari. E proprio grazie alla sua immaginazione vispa e intelligente, alla sua potente capacità inventiva,

 

 

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