Biografia cinematografica di Adriano Celentano

di La Redazione

 

Adriano Celentano compie oggi, giorno della Befana, il suo primo quarto di secolo. La maggior parte di questi anni Celentano l’ha passata dividendosi fra musica, il suo primo amore, cinema e televisione. Sicuramente la musica è l’arte che gli ha dato maggior soddisfazione – Celentano è uno degli artisti italiani che ha venduto il maggior numero di dischi insieme a Mina – ma anche il cinema è una sua grande passione e Adriano lo ha esplorato sia come attore che come regista.

La sua carriera cinematografica inizia nel 1956, anno in cui canta Don’t Knock the Rock, canzone che apre il film. La sua prima apparizione vera e propria è del 1959, quando partecipa al film I ragazzi del Juke-Box di Lucio Fulci.

Crede in lui anche il grande grande Federico Fellini, che lo vuole per un piccolo cameo ne La Dolce Vita.

Il set come attore gli va subito abbastanza stretto e decide di cimentarsi fin da subito con la regia. Nel 1964 dirige Super rapina a Milano, in cui coinvolge tutti i suoi amici del clan.

 

Ma il suo primo vero successo arriva nel 1969, quando Pietro Germi lo sceglie per interpretare il protagonista di Serafino. Una pellicola accolta molto bene dal pubblico ma che non dà gli stessi risultati con la critica. E l’inizio di una lunga carriera che lo porterà a collaborare con i grandi nomi del cinema italiano e internazionale – Corbucci, Castellano e Pipolo, Argento, Lattuada e molti altri – girando una media di due film ogni anno.

Allo stesso tempo continua anche la sua carriera di cantante che Celentano vuole avvicinare sempre di più a quella musicale. Arriva così Yuppi Du, che prende il titolo dal suo grande successo musicale, che Celentano scrive, dirige e interpreta.

Tutto prosegue per il meglio fino a che Celentano non decide di girare Joan Lui – Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì. Un film costato tantissimo ma che si rivela essere un grande flop al botteghino e per la critica. Segue Il Burbero, che ottiene un risultati migliori ma che segna l’inizio della fine della carriera di Celentano nel cinema.

La sua ultima apparizione sul grande schermo è del 1992 con Jackpot, un film che, ancora una volta, vede degli scarsi incassi e Celentano, conscio dei limiti del film e forse stanco degli insuccessi della sua personale visione del cinema, decide di dire addio al grande schermo (sia dietro che davanti la macchina da presa).

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