In arrivo un libro di poesie di Francesco Nuti

di Ipo

Delle poesie di Francesco Nuti si è parlato tanto, ma la vera novità è in arrivo. Il fratello Giovanni, come riporta l’Ansa, sta operando un intenso lavoro di filologia per raccogliere tutti gli scritti segreti del regista toscano da pubblicare in un unico volume.

Le poesie di Francesco Nuti

Abbiamo scoperto nei suoi quaderni e diari una serie di poesie molto belle, un lato ‘nascosto’ che Francesco inseriva nei suoi film. Spero possa uscire una pubblicazione con le sue composizioni, ci stiamo lavorando; anche se è un lavoro che dobbiamo ancora portare avanti, siamo a buon punto.

Giovanni, del resto, non è nuovo alle collaborazioni con il fratello. Per alcuni suoi film ha curato le colonne sonore e da quel tragico incidente ha sempre difeso Francesco a spada tratta, anche nella triste occasione in cui il dolore e lo stato di salute del regista vennero sbattuti in diretta televisiva per rispondere a un’ignobile richiesta della TV del dolore. Giovanni si scagliò principalmente contro Barbara D’Urso accusandola di non aver rispettato i patti: a suo fratello, infatti, non fu concesso di parlare e la sua immagine comparve in una smorfia di dolore che molti interpretarono come demenza, ma che Giovanni precisò essere commozione.

L’incidente

Le circostanze dell’incidente domestico di Francesco Nuti non sono mai state chiarite. Nel settembre 2006 si trovava nella sua casa di Roma quando cadde sbatté violentemente la testa, causandosi un grave ematoma. Per questo fu trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I e da quel momento è iniziato il suo lungo percorso di riabilitazione. Sì, perché l’attore e regista restò in coma per 3 mesi.

Oggi Francesco Nuti è stazionario e la figlia Ginevra è diventata la sua tutrice legale. Nel frattempo la carriera artistica dell’attore e regista si manifesta con materiale inedito: le poesie di Francesco Nuti vedranno presto la luce, come assicura il fratello Giovanni:

La sua comicità si coniugava sempre con un sentire poetico, faceva ridere, ma c’era sempre un confine con la malinconia. È il destino del comico in fondo, lui forse ha patito una specie di discriminazione in questo senso: il comico viene visto come una persona non intellettualmente elevata, lui in realtà leggeva e scriveva molto. Dovremmo riscoprire anche questo lato.

Quante siano le poesie di Francesco Nuti ripescate dal profondo non è dato saperlo, né come si intitolerà la raccolta curata dal fratello Giovanni: ciò che è certo è che Francesco manca al cinema italiano, e tanto.

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