Applausi e polemiche a Locarno per Pippo Delbono e “Sangue”

di La Redazione

C’erano tutti alla conferenza stampa di Sangue di Pippo Delbono, unica pellicola selezionata in Concorso alla 66° edizione del Festival di Locarno. Un film, il suo, che, come era prevedibile, ha lasciato scioccata la platea della Piazza Grande di Locarno.

Tanti applausi ma anche tante polemiche, per un film che parla di morte, di amore e di politica.

Pippo Delbono è uno sperimentatore, un artista con un concetto di arte molto ampio, nel quale, come dimostra anche questo film, trovano spazio nuovi argomenti di discussione e nuovi mezzi di narrazione. Sangue, come già Amore Carne, infatti, è girata solo con l’ausilio di un telefonino e di una piccola camera.

I protagonisti di Sangue sono lo stesso Pippo Delbono, che interpreta se stesso, e l’ex BR Giovanni Senzani, autore dell’omicidio di Roberto Peci, fratello di Patrizio, il primo Br pentito. I due, che si trovano a condividere lo stesso momento di dolore – la morte della madre per Delbono e della moglie per Senzani, iniziano un lungo discorso sulla vita e sulla morte, nel quale entra in ballo anche la politica quando Senzani inizia il racconto dell’omicidio di Roberto Peci, del quale non si è mai pentito.

Il pubblico di Locarno ha reagito o molto bene o molto male, e c’era da aspettarselo. Ora c’è da aspettare la reazione della Giuria della 66° edizione del Festival di Locarno per sapere se Sangue di Pippo Delbono sarà tra i vincitori.

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