“L’ultima ruota del carro”, recensione del film di apertura del Roma Film Fest 2013

di La Redazione

Film d’apertura del Festival Internazionale del film di Roma 2013, “L’ultima ruota del carro diretto da Giovanni Veronesi è un racconto di circa cinquant’anni di storia italiana attraverso lo sguardo di Ernesto, un uomo semplice che tenta di seguire le proprie ambizioni senza mai perdere di vista i valori fondamentali della vita.

Lavoratore instancabile e innamorato della vita, Ernesto si troverà ben presto a dover fare i conti con la mancanza di un impiego fisso, necessario per mantenere la sua famiglia, e i suoi sogni e la sua moralità verranno scalfiti e infangati dai cambiamenti politici ed economici che si sviluppano intorno a lui.

Veronesi chiama a sé Elio Germano, che presta volto e “candore” ad un personaggio quasi iconico e surreale. Italiani brava gente, che non si scoraggia e ha la forza di costruire la propria esistenza contando solo sulle proprie forze. Gli italiani però sono per Veronesi anche un popolo di beoti e ottusi che ripongono le proprie speranze nei falsi politici e nelle false promesse. Veronesi omaggia un personaggio reale: Ernesto Fioretti, un autista di produzione romano, poco più che sessantenne, molto conosciuto fra gli addetti ai lavori del nostro cinema. Sullo schermo passano immagini di repertorio che ricordano l’omicidio di Aldo Moro e gli anni di piombo, Tangentopoli e l’arresto di Craxi, nonché un tipo di televisione che non c’è più e politici che invece ci sono ancora.

Tra i momenti più esilaranti il racconto di come Berlusconi fosse il volto nuovo e giusto per la politica italiana (uno che parla chiaro e tratta bene le donne).

Oltre a Germano fra gli altri interpreti uno strepitoso Ricky Memphis e un ottimo Sergio Rubini nel ruolo dell’imprenditore “craxiano”, accompagnati da Alessandra Mastonardi, Virgiania Raffaele, Maurizio Batista e Alessandro Haber. Il film molto piacevole e scorrevole nella prima parte, perde di forza e convinzione sul finale eccessivamente dilatato.

Regia: Giovanni Veronesi

Sceneggiatura: Giovanni Veronesi, Filippo Bologna, Ugo Chiti, Ernesto Fioretti

Fotografia: Fabio Cianchetti

Montaggio: Patrizio Marone

Scenografia: Tonino Zera

Costumi: Gemma Mascagni

Musica: Paolo Buonvino

Suono: Remo Ugolinelli

Cast: Elio Germano, Alessandra Mastronardi, Ricky Memphis, Sergio Rubini, Virginia Raffaele, Alessandro Haber, Maurizio Battista

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