Bloodline, recensione dell’horror di Edo Tagliavini

di La Redazione

Sandra (Francesca Faiella) e il suo collega Marco (Marco Benevento) sono due giornalisti, che per rimediare a un danno compiuto sul lavoro, si trovano costretti ad accettare un incarico propinatogli dal loro capo pronto a licenziarli. I due vengono incaricati di realizzare un servizio sul backstage di un film pornografico “d’autore“. Quello che però sembra un incarico di routine, in realtà nasconde per Sandra dei risvolti piuttosto oscuri e traumatici.

Infatti la location prescelta per il set del film, una villa piuttosto isolata e immersa nel verde, è la medesima in cui quindici anni prima la sorella di Sandra venne uccisa da un serial killer noto come “Il Chirurgo”. Sandra seppur riluttante decide comunque di accettare l’incarico, ma una volta sul set strane visioni e una serie di omicidi perpetrati tra i membri del cast metteranno in luce una terribile verità: Il chirurgo è tornato a mietere nuove vittime e a terminare il lavoro interrotto quindici anni or sono.

Bloodline è un film che si pone a mezzavia tra la tipica produzione horror indipendente made in Italy e un sentito omaggio di alto profilo ad alcuni horror e slasher che negli anni ’80 hanno temprato creativamente tutta una nuova generazione di cineasti, dall’Evil Dead di Sam Raimi al Demoni di Lamberto Bava, dall’Halloween di Carpenter al Deliria di Michele Soavi.

Il film diretto da Edo Tagliavini denota da subito un comparto attoriale di buon livello, il che è già un notevole vantaggio per la credibilità dell’operazione, visto che spesso e volentieri le produzioni italiane indipendenti da questo lato sono oltremodo carenti. Tutto il cast si da un gran da fare per dare credibilità alla messinscena e ci riesce per gran parte del film, almeno fino a quando Tagliavini sfrutta con ironia il dietro le quinte del film hard e costruisce una buona tensione e un intrigante percorso narrativo che miscela con equilibrio thriller e digressioni sovrannaturali.

Il film ha invece un netto momento di sbandamento quando il sovrannaturale prende il sopravvento, ci riferiamo alla fase possessione demoniaca, un chiaro omaggio al cult La casa di Raimi, un momento piuttosto confuso in cui, se gli effetti speciali di Sergio Stivaletti fanno come al solito il loro dovere, qualche eccesso di entusiasmo trasforma il film in una baraonda splatter, che se diverte a livello visivo, narrativamente stona non poco con quanto si era costruito sino a quel momento, portando il film in tutt’altra direzione e troppo repentinamente, anche se nel finale Tagliavini riesce a ritrovare l’equilibrio sfoggiato nella prima parte, riuscendo ad integrare la connotazione sovrannaturale con i crismi di una ghost-story con tanto di vendicativo spettro.

Bloodline è un film che merita, certamente siamo di fronte ad un’opera afflitta da limiti imposti dal budget e da qualche ingenuità in fase di sceneggiatura, ma Tagliavini conosce bene il suo mestiere e palesa una genuina passione per il genere che gli permette di confezionare un film godibile, efferato al punto giusto, ma soprattutto pervaso da un filo di ironia citazionista che non deluderà i cultori e chi tifa per le produzioni indipendenti, ultimo baluardo per il cinema di genere made in Italy.

 Formato video: 2.35 PAL

Tracce audio: Italiano DTS-HD Master Audio – 5.1
Italiano Dolby Digital – 5.1

Sottotitoli: Italiano (non udenti)

Contenuti extra: Videoclip / Backstage / Trailer / Galleria fotografica

Note: la versione Blu-ray contiene sia la versione 3D che 2D

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