La trama e le prime immagini di “Zoran, il mio nipote scemo”, esordio di Matteo Oleotto in concorso alla Settimana della Critica

di La Redazione

Un solo film italiano in concorso alla 28° edizione della Settimana della Critica. Si tratta di Zoran, il mio nipote scemo, opera prima di Matteo Oleotto che gareggerà assieme alle sei pellicole per l’assegnazione del Premio del pubblico RaroVideo di 5.000 euro.

Insieme a lui, ma non in concorso, anche L’arte della felicità, il film di Alessandro Rak selezionato per aprire i lavori di questa Settimana della Critica.

Zoran, il mio nipote scemo, è stato selezionato per far parte dei film in concorso alla 28° settimana della critica perché, come si legge sul sito del Sindacato nazionale critici cinematografici italiani (http://www.sicvenezia.it):

è una commedia delicata e intelligente, in grado cioè di suggerire dietro la maschera del “genere” un discorso non banale sui confini e le derive esistenziali, attraverso un continuo travalicamento di quei confini anche territoriali (il film è girato e prodotto tra il Friuli e la Slovenia).

Il protagonista di Zoran, il mio nipote scemo, è un formidabile Giuseppe Battiston. Lui è Paolo, quarantenne incapace di provare affetto e di fare progetti a lungo termine che ha deciso di dedicarsi al vino. Paolo trascorre le sue giornate all’osteria del paese, progettando qualche altro modo per perseguitare la sua ex moglie.

Ma, inaspettatamente Paolo riceve una eredità: si chiama Zoran, ha sedici anni, è suo nipote ed è cresciuto tra le montagne della Slovenia. Zoran è un ragazzo candido e particolare, ai limiti dell’autismo, che però nasconde un grande talento: Zoran è un campione di freccette.

 

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