Un film per raccontare il “Riscatto” del Bruto di “Cesare deve morire”

di La Redazione

Vi ricordate di Salvatore Striano, il Bruto di  “Cesare deve morire”? Il fortunatissimo film dei Fratelli Taviani continua la sua scia positiva, in virtù di una nuova pellicola in lavorazione. Nascerà dalle sapienti mani di Giovanna Taviani (il cognome in questo caso è tutto un programma) “Sasà. Il Riscatto”. Verrà prodotto da una nuova casa, La Conchiglia di Santiago, gestita da Giovanna stessa e da Andrea Mancini.

Sasà. Il Riscatto” è un documentario dedicato a Salvatore Striano, il Bruto di “Cesare deve Morire”, il quale peraltro è fra i protagonisti della fiction “Il Clan dei Camorristi“, in onda dal 25 gennaio scorso su Canale 5. Salvatore è cambiato. L’arte lo ha cambiato. Da camorrista ad attore, ecco i passi cruciali del suo percorso di trasformazione.

La redenzione di Sasà

La storia di Salvatore Striano si configura come un processo di “redenzione” che parte da Napoli e arriva a San Miniato, paese di origine dei fratelli Taviani, i quali vi girarono “La Notte di San Lorenzo”, in memoria di un’esperienza autobiografica realmente vissuta in queste valli.

Il punto di inizio è una cella storica del carcere di Arezzo da cui, di volta in volta, il protagonista “evade” con l’immaginazione per viaggiare nella Toscana di Dante e nelle verdi colline di San Miniato. Il riscatto di Sasà ha un significato profondo e vuole testimoniare come la cultura sia in grado di salvare una vita. Per tale ragione il documentario di Giovanna Taviani costituisce valore formativo e sarà distribuito nelle scuole e in tutte le carceri italiane. Un po’ come Aniello Arena, diventato popolare con “Reality” di Matteo Garrone.

Da “Gomorra” a “Cesare deve morire”

Salvatore Striano è passato dall’essere il camorrista di “Gomorra” all’essere il Bruto di “Cesare deve Morire”. Ora è nuovamente un delinquente nella fiction che sta andando in onda proprio in questi giorni su Canale 5. Striano è un uomo che si è veramente riscattato e adesso un uomo nuovo, impegnato a fondo con il cinema e con il teatro, e in giro per il mondo a portare il suo nuovo messaggio di libertà.

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