Luigi Lo Cascio in Salvo, Bianca come il latte rossa come il sangue al via le riprese

di La Redazione

Luigi Lo Cascio e Sara Serraiocco saranno protagonisti del film Salvo, debutto su grande schermo dei registi Antonio Piazza e Fabio Grassadonia. Il film racconta la storia di un killer palermitano al soldo della mafia e di una ragazza non vedente i cui destini s’intrecciano. Nel cast figura anche Saleh Bakri.

La sinossi del film:

Salvo è un killer di Palermo al soldo della mafia, Rita invece è una ragazza cieca dalla nascita. Subito dopo aver ucciso i suoi fratelli, Salvo è turbato dai suoi occhi, che lo fissano senza vederlo. Con le mani coperte di sangue chiude quegli occhi. Quando Rita li riapre, accade qualcosa. Rita vede per la prima volta. E’ un miracolo. Ossessionato, Salvo segrega Rita in un magazzino abbandonato. Un isolamento che rivela il loro bisogno di una vita diversa, libera.

Il prossimo 26 maggio iniziano a Torino le riprese del nuovo film di Giacomo Campiotti (Il sorteggio) dal titolo Bianca come il latte, rossa come il sangue tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro d’Avenia. Protagonisti del film Filippo Scicchitano (Scialla) e Luca Argentero.

La trama del romanzo via Mondadori:

Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie protetta che speri si estingua definitivamente”. Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno.

Leo sente in sé la forza di un leone, ma c’è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l’assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l’ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

Bianca come il latte, rossa come il sangue non è solo un romanzo di formazione, non è solo il racconto di un anno di scuola, è un testo coraggioso che, attraverso il monologo di Leo – ora scanzonato e brillante, ora più intimo e tormentato -, racconta cosa succede nel momento in cui nella vita di un adolescente fanno irruzione la sofferenza e lo sgomento, e il mondo degli adulti sembra non aver nulla da dire.

Contando su un recupero moderno e vitale della grande tradizione classica, il D’Avenia romanziere esordiente si allea con il giovane professore di liceo, questa la professione dell’autore, per offrire con energia al lettore più e meno giovane qualche risposta che, come ogni risposta vera, non aspira a essere definitiva, ma neppure esitante e rassegnata.

(Fonte Asca – Photo Credits | Getty Images)

 

 

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