La scoperta dell’alba, quando si intrecciano storia e sentimento

di La Redazione

Esce giovedì 10 gennaio La scoperta dell’alba, film della giovane regista Susanna Nicchiarelli, alla sua seconda prova con un cortometraggio. Il film è tratto dal romanzo di Walter Veltroni che porta lo stesso titolo ed è stato presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione Prospettive Italia.

La regista romana, molto a suo agio con i cortometraggi, ha dato prova, con questa pellicola, di essere anche piuttosto ferrata anche sulla lunga distanza. E c’è da dire che l’argomento con cui si è voluta rapportare non era neanche dei più semplici perché tocca un periodo difficile della storia d’Italia – quello degli anni di piombo e del terrorismo – che la Nicchiareli ha reinterpretato in modo innovativo e, sicuramente, non scontato.

Il film, infatti, racconta la storia attraverso le vicende famigliari dei personaggi che sono stati a vario titolo coinvolti nelle tragiche vicende di quegli anni e lo fa dal punto di vista contemporaneo. Ma ciò che più stupisce, e che dà al film quel valore aggiunto che ormai è così difficile da trovare, è che mescola realtà e fantascienza, passato e presente, storia e sentimento.

Magari il risultato non è un capolavoro – la regista è molto giovane e il film ha molto difetti – ma ci piace che si possa parlare di argomenti tanto seri e difficili con un pizzico di leggerezza, che, in questo caso non guasta, anzi.

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