Il Principe Abusivo, quando il passo è più lungo della gamba

di La Redazione

Non è che si sentisse l’esigenza che Alessandro Siani passasse dietro alla macchina da presa, ma tant’è stato grazie alle sinergie di Cattleya e Rai Cinema per la realizzazione de Il Principe Abusivo, che sarà distribuito inizialmente in 548 copie e racconta della favola moderna di un giovane buzzurro e una principessa alla ricerca di popolarità per il bene della beneficenza.

La trama de Il Principe Abusivo

La Principessa Letizia (Sarah Felberbaum) vive nello splendido castello di un piccolo principato con suo padre il Re (Marco Messeri) e il ciambellano Anastasio (Christian De Sica), ma non riceve attenzioni dai tabloid e i sudditi la ignorano; così, studia con il Ciambellano di fingere di innamorarsi del povero giovane Antonio De Biase (Alessandro Siani), napoletano disoccupato e bravissimo nell’arte dello scrocco, per creare un piccolo scandalo a corte e attirare su di sé le luci dei riflettori per l’alto fine di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza.
Quando Antonio scopre l’inganno, ormai è innamorato della principessa Letizia e prova a farle ricambiare i suoi sentimenti, trasformandosi da buzzurro in principe quasi azzurro.

Vale la pena andare a guardare Il Principe Abusivo?

La storia è così composta: lei è nobile lui povero, lei sceglie lui per sfruttarlo, lui accetta l’interesse di lei perché non ha di meglio da fare ed è il cosiddetto muort’ e’ famm’; lui scopre che lei lo usa ma la ama e si imborghesisce per sedurla e abbandonarla quando poi decide di rivelare di sapere la verità; lei si scusa ma ormai è tardi e deve imparare l’arte dello scrocco per cercare di farsi perdonare da lui. Ci riuscirà?

Purtroppo il film non è ben fatto, ma nemmeno da buttar via; è piuttosto un prodotto commerciale tiepido e fatto per intrattenere (non a caso uscirà il 14 febbraio, a San Valentino) ed è diviso in una prima parte in cui si assiste a una farsa, una commedia degli equivoci mancata, mentre la seconda parte si trasforma in uno di quei film melodrammatici con Nino D’Angelo protagonista.

La segnalazione va ovviamente a Christian De Sica, che si presta a giochi interpretativi con l’esperienza che lo contraddistingue (anche lui nel ruolo del ciambellano si innamora di Jessica, la cugina di Antonio e per conquistarla deve sporcare di molto i suoi modi) insieme a Serena Autieri nel ruolo della grezzona napoletana appassionata ai musical e di Sarah Felberbaum nella parte della principessa algida e composta.

 

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