I gusti cinematografici di Francesco De Gregori

Lo conosciamo e lo apprezziamo come cantautore, ma Francesco De Gregori è anche un grande estimatore del cinema.

E non solo gli piace guardarlo, ma gli piace anche prendere parte del mondo che c’è tutto intorno e dietro al cinema. La sua prima e unica apparizione cinematografica risale al 2003, quando prende parte al film di Franco Battiato Perdutoamor (film che è valso al suo regista anche il Nastro D’Argento).

Ora rinnova la sua volontà di partecipazione  e per qualche giorno indossa le cuffie di Radio Tre e parla, in radio, di cinema. Una commistione strana e proficua, comunque, che ci fa scoprire qualcosa di più del grande cantautore italiano. Al di là dei commenti che si possono fare su questa partecipazione in radio o sul modo di affrontare il suo nuovo ruolo di conduttore, ascoltare le parole di De Gregori sul cinema è stato un bel modo per passare il tempo. Sempre meglio, che so, di vedersi Bruno Vespa in tv.

Si chiede se è all’altezza, prima di iniziare la trasmissione, ma dimostra immediatamente di esserlo proponendo tre indizi per scoprire il film della puntata. Piccoli particolari curiosi che avrebbero messo in difficoltà anche il cinefilo più esperto, ma De Gregori, in modo molto socratico, si difende e non vuole essere definito un cinefilo. Ma, per quanto ci ha fatto sentire, sembra che, invece, lo sia.

E se è esperto, lo è soprattutto di cinema italiano. De Gregori ama La Grande Guerra di Monicelli, ama Alberto Sordi ne Una vita difficile e tutto Dino Risi. Tra le sue attrici preferite Claudia Cardinale, magistralmente definita come la ragazza di I soliti IgnotiStefania Sandrelli e Carla Gravina. E Margherita Buy.

Una selezione di tutto rispetto.

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