Cannes Classics: proiettata la versione restaurata de La Paura di Rossellini

di La Redazione

Dopo “La macchina ammazzacattivi” del 1948 e “Viaggio in Italia” del 1954, Cannes Classics s’immerge di nuovo nella filmografia di Roberto Rossellini con una versione restaurata di “La paura”, film del 1954 tratto da un racconto di Stefan Zweig del 1910.

“La paura” è il quindicesimo lungometraggio del regista di “Roma città aperta” (film vincitore del Grand Prix a Cannes nel 1946) ed anche l’ultimo film che vede la collaborazione tra il maestro italiano e Ingrid Bergman, dopo “Stromboli”, “Europa ’51”, “Viaggio in Italia” e “Giovanna D’Arco al Rogo”.

Nel film l’attrice svedese interpreta il ruolo di Irene Wagner, una donna ambiziosa che gestisce un’azienda farmaceutica. La bella Irene però è infedele, e suo marito è pronto a qualsiasi cosa pur di farle ammettere di avere una relazione. È una storia di crudeltà, in cui una coppia si distrugge a vicenda. Dice Jacques Siclier, storico e critico cinematografico:

Rossellini fa emergere i mostri dal profondo dei cuori e delle anime dei suoi personaggi.

Rossellini realizza due versioni diverse de La paura: una in tedesco (Angst) e una internazionale (The Fear). La versione italiana corrisponde a quella internazionale, successivamente accorciata e ridistribuita dalla produzione con il titolo: Non credo più all’amore. 

Dal negativo di quest’ultima versione  “corta”  e da un  duplicato   e  un positivo superstiti di quella internazionale si è partiti per la realizzazione di questo restauro digitale ad alta risoluzione dalla Cineteca di Bologna, l’Istituto Luce – Cinecittà, CSC – Cineteca Nazionale e il laboratorio L’immagine Ritrovata di Bologna.

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