Addio a Sergio Sollima, tra Sandokan e gli Spaghetti Western

di La Redazione

È scomparso, all’età di 94 anni, il regista Sergio Sollima. Tutti lo ricordano come la firma del noto sceneggiato tv “Sandokan” e anche come uno degli autori più prolifici del genere Spaghetti Western. 

La camera ardente si terrà venerdì dalle 10 alle 13 presso la Casa del Cinema di largo Marcello Mastroianni a Roma.

Padre di Stefano (A.C.A.B.,Gomorra – La serie, Romanzo criminale – La serie), Sergio Sollima era nato a Roma il primo aprile del 1921 e si era diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Aveva iniziato come critico cinematografico e poi come autore teatrale. Finisce poi a firmare alcuni importanti sceneggiature per Domenico Paolella e Guido Malatesta, debuttando alla regia, sul grande schermo, con un episodio di “L’amore difficile”, realizzato insieme a Luciano Lucignani e Alberto Bonucci.

Dai film di spionaggio, che firma con lo pseudonimo di Simon Sterling, passa agli Spaghetti Western, diventando uno dei maestri del genere. In questo caso, fra i film di maggior successo ricordiamo “La resa dei conti” del 1967, con Tomas Millian, e i sequel “Faccia a faccia” del 1967 e “Corri uomo corri” del 1968.

Il successo commerciale raggiunto con “Sandokan”gli consente la produzione di film come “Il corsaro nero”, sempre con Kabir Bedi e Carol Andrè e poi “La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa”. Fra i suoi ultimi successi, il televisivo “I ragazzi di celluloide”, con Massimo Ranieri, del 1980.

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