Vita da Carlo 3: la recensione

ATTENZIONE POTREBBE CONTENERE SPOILER SULLA TERZA STAGIONE DELLA SERIE

Abbiamo terminato la visione di Vita da Carlo 3 e volevamo esprimere un parere su questa terza stagione. La premessa e l’aspettativa non era altissima, considerando che nella seconda stagione la presenza di Sangiovanni non è stata incinsiva, ma che anzi ci ha creato un enorme abbiocco. In questa stagione fortunatamente si ha un risorgimento. Come? Grazie alla presenza di Marcello Macchia (Maccio Capatonda è morto!) che risolleva la serie dal baratro in cui l’aveva gettata la seconda stagione con gli attori che hanno fatto da spalla a Carlo Verdone. La sua follia e genialità hanno fatto in modo di dare alla serie quello sprint che, quando il momento di noia poteva balzare davanti, strappa qualche risata di gusto. La genialità sta nel fatto di aver reso, tra gli ormai tanti, personaggio anche se stesso perché lo sapete vero che il suo vero nome è Marcello Macchia sì?

Carlo Verdone invece in questa serie non è pervenuto del tutto. Troviamo che si limiti a subire tutto quello che capita e basta, il suo ruolo non è servito ad altro. Persino in quel che doveva essere protagonista come la finale del Festival di Sanremo che ha “fintamente” presentato in questa serie, viene malamente gettato fuori dalla polemica che hanno aggiunto alla trama. Difatti ci hanno buttato di mezzo l’omofobia così a caso. Come a caso è nominare anche OnlyFans con un teatrino di boomeraggio non indifferente al riguardo, ma tutto sommato resta sempre migliore della seconda stagione. È stato quasi un ‘non’ protagonista che appunto nell’ultima puntata a momenti veniva surclassato anche dal momento Annamaria (la sua colf) che è stato addirittura accompagnato dalla musica di Lucio Corsi (artista straordinario che straconsigliamo) e Nino D’Angelo.

Come abbiamo detto se Carlo Verdone è stato quasi secondario, gli altri personaggi invece hanno fatto moltissima scena. Ema Stockolma che presenta il Festival di Sanremo gli ha praticamente parodizzato tutto l’evento, Chicco e Maddalena hanno regalato una storia d’amore contornata da alti e bassi che rappresenta un po’ la situazione dei giovani in Italia, Sandra e Sofia che addirittura formano un duo inusuale che aggiunge qualcosa alla trama. Pochissima apprezzata la presenza di Giovanni e la sua fidanzata complottista che sinceramente abbiamo trovato di cattivo gusto e fuoriluogo rispetto alla serie tv.

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