Venezia 2011, Terraferma da applausi

Al Festival di Venezia oggi è stato il giorno di Terraferma: il film di Emanuele Crialese, prima pellicola italiana in concorso (nonché la favorita delle tre alla vittoria finale), in sala conferenze, si legge sulle agenzie di stampa, ha ricevuto applausi a scena aperta.

Il regista ripercorre con i giornalisti l’esegesi del film:

Ho visto sul giornale lo sguardo di una persona che, nonostante quello che avesse passato, sembrava fosse arrivata in paradiso. Immaginavo un personaggio a lei ispirato ma non sapevo se fare dei provini con degli attori o chiamare delle persone che avessero vissuto quelle esperienze. Prima di conoscere Timnit T. sono passati diversi mesi. Inizialmente non voleva raccontare quello che aveva vissuto, come se avesse voluto separare la sua vita prima e quella del futuro. Le ho proposto allora di reinventare insieme a me una storia, partendo dalla sceneggiatura che avevo scritto con Vittorio Moroni.

Terraferma, ricordiamo, racconta la storia di due donne in cerca di una vita migliore. Fa da sfondo un’isola siciliana immaginaria, di pescatori, quasi intatta, appena lambita dal turismo, che comincia a modificare comportamenti e mentalità degli isolani, e al tempo stesso investita dagli arrivi dei clandestini, e dalla regola nuova del respingimento, in antitesi con la cultura del mare che obbliga al soccorso.

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