Dopo essere stato presentato in concorso all’ultima edizione della Settimana della Critica, premio collaterale della Mostra del Cinema di Venezia ed essersi aggiudicato il Premio FEDIC, “Zoran, il mio nipote scemo” arriva anche in sala, a partire dal 31 ottobre 2013.
Unico film italiano selezionato per partecipare alle Settimana della Critica perché
è una commedia delicata e intelligente, in grado cioè di suggerire dietro la maschera del “genere” un discorso non banale sui confini e le derive esistenziali, attraverso un continuo travalicamento di quei confini anche territoriali (il film è girato e prodotto tra il Friuli e la Slovenia).
“Zoran, il mio nipote scemo” è stato diretto da Matteo Oleotto, giovane regista al suo debutto cinematografico, ed è interpretato da Giuseppe Battiston che nel film veste i panni di Paolo, quarantenne incapace di provare affetto e di fare progetti a lungo termine che ha deciso di dedicarsi al vino.
Ma non nel senso imprenditoriale del termine: Paolo trascorre le sue giornate all’osteria del paese, progettando ogni giorno nuovi modi per perseguitare la sua ex moglie. Le sue giornate tutte uguali, però vengono sconvolte da una bella notizia.
La morte di un lontano parente permette a Paolo di mettere le mani sull’eredità, ma non si aspetta che questa eredità sia una persona. Infatti, a Paolo verrà affidato Zoran, un ragazzo di sedici anni, che è suo nipote ed è cresciuto tra le montagne della Slovenia. Zoran è un ragazzo candido e particolare, ai limiti dell’autismo, che però nasconde un grande talento: Zoran è un campione di freccette.
