Sàmara, Massimo D’Orzi: trama, trailer e poster

di La Redazione

Da ieri è uscito al cinema Sàmara, il drammatico diretto da Massimo D’Orzi, interpretato da Filippo Trojano, Federica Pulvirenti, Denis Bejzaku, Marco Baliani, Jale Tasir Nafas, Jean Francois Fardulli, Marta Baldassin, Maria Concetta Liotta, Lucia Rossi, Irina Vaganov. Dopo il salto trovate il trailer, il poster, la sinossi e il commento del regista.


LA TRAMA

Luis è un saltimbanco deciso ad attraversare il bosco per raggiungere la città di “Sàmara”. Durante il viaggio incontra strani personaggi, una poetessa persiana affascinante e misteriosa che parla una lingua sconosciuta e un ambiguo mago. Ma è dall’incontro con la ballerina Rosita e il piccolo Morito che il viaggio assumerà per Luis un altro significato. E’ da quel momento che le immagini reali si confondono nella sua mente con strane visioni e apparizioni…
Luis, deciso ad andare fino in fondo al suo viaggio, a raggiungere Sàmara a tutti i costi, perderà per strada la ragazza e il bambino…E Sàmara ? La città di tutte le realizzazioni ? Un museo di statue di pietra…Ma il viaggio sembra solo all’inizio…!

Massimo D’Orzi spiega nelle note di regia:

“Sàmara” è una fantasia: il viaggio di tre identità a loro modo originali, artisti di strada che cercano di raggiungere una città vagheggiata dove sognano di realizzarsi come artisti, e come esseri umani. “Sàmara” rappresenta anche il luogo della ricerca, delle scoperte, delle crisi. Attraverso questo film, abbiamo tentato di realizzare un sogno: creare delle immagini necessarie, personaggi che s’impongono sulla scena, che si formano davanti ai nostri occhi e ci obbligano ad accoglierli immediatamente. Questo ha costretto noi per primi, oltre che gli attori, ad un lavoro diverso: cercare i fili invisibili che li legano al personaggio che essi interpretano, e all’immagine che cercano di esprimere nel rapporto con gli altri personaggi. Potremmo citare molte fonti: Pirandello, Calvino, i racconti medievali, Borges, Tarkovskij, Antonioni, Kurosawa, Picasso, Matisse, Goya, H.Miller. Riverberi, sensazioni, che compaiono nella mente di un artista quando la luce si affievolisce. È questa la ricerca, questa l’idea, la conoscenza che abbiamo inseguito; Sàmara si sviluppa senza una gabbia scritta, ma resta fluida, seguendo il corso naturale delle suggestioni: è il cinema che si riappropria delle sue origini, della sua essenza di “arte di strada”, inventantando e improvvisando emozioni fugaci che lascino il segno, come tracce di stelle cadenti.

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