Perché nessuno va più al cinema?

di La Redazione

Triste da ammettere. Il cinema italiano continua a perdere spettatori, i film in uscita sono sempre meno e non sempre sono di pregevole fattura.

Dai Soliti Ignoti ai Soliti Idioti

La tradizione della settima arte del nostro Paese va rispettata, su questo siamo tutti d’accordo?

Se la risposta è si, la domanda diventa: è giusto far sparire i cinema monosala dalle città italiane?

Ok, non siamo più negli anni ’50, ma se il futuro è questo fateci tornare indietro con la Delorean a quei tempi.

I film nazionali sembrano essere penalizzati proprio dalla presenza di troppi multisala.

Siamo nell’era del multiplex, dei film che si vedono nei centri commerciali tra un acquisto e l’altro.

Siamo nell’era in cui il cinema è come un vestito:

A: “Ieri ho comprato un cappello al centro commerciale, fighissimo”.

B: “Ieri ho visto Tornatore al centro commerciale, very cool”.

Per carità, ‘business is business‘, ma il cinema chiede rispetto. E deve ottenerlo.

Gli spettatori italiani invece sono sempre meno propensi a vedere i film di casa nostra. La colpa, naturalmente, è anche dei film di casa nostra, che volenti o nolenti sono improntati sulle mode del momento. Come i vestiti.

Così, mentre i dati parlano di un crollo degli spettatori, gli imprenditori parlano di un aumento dei Multiplex.

Siamo sicuri che sia la strada giusta. Pensiamo al fatto che nel 2012 gli spettatori che sono andati in sala a vedere un film sono stato 10 milioni in meno rispetto al 2011 e poi ripetiamoci la domanda come una preghiera: siamo sicuri che sia la strada giusta?

Dieci milioni di ingressi in meno sono un’infinità.

Pensare che da qualche tempo le uscite sono anticipate al giovedì. Una scelta soddisfacente che potrebbe aumentare l’audience, ma che nel contempo aumenta l’offerta. E se aumenta l’offerta aumentano i multiplex, la spazzatura tra i sedili e la spazzatura sul grande schermo.

Triste da ammettere.

Commenti (1)

  1. Chissà perchè il tipico *recensore italiano* è sempre ossessionato dai film schifosi (“i soliti idioti”) e non parte MAI da quelli buoni (vedi “La migliore offerta”)…

    Chissà per quale ragione crede che a perdere spettatori siano solo i films nazionali e non pure quelli americani…

    Chissà per quale motivo fa finta di credere che solo cinquant’anni fa si facessero buoni films (passando oltre le tantissime schifezze di tali epoche)….

    Sarà forse perchè gran parte degli italiani sono frignoni in eterna balia della “sindrome da Caporetto”?

    Quando non avranno più fazzoletti per piangere, capiranno che:

    1 – Per vedere buone commedie non è necessario tornare all’epoca degli straccioni di Monicelli: diano un’occhiata agli ultimi Verdone, Soldini e perfino Genovese.

    2 – Perdono democraticamente incassi tutti i films distribuiti in Italia nel 2012: perfino i blockbuster USA

    3 – Il biglietto del cinema costa troppo in rapporto ai tempi!

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