Padroni di Casa, la conferenza stampa a Locarno 2012

di La Redazione

Padroni di casa, opera seconda del regista livornese Edoardo Gabbriellini, è l’unico italiano in concorso al Festival di Locarno 2012. Co-protagonista del film il cantante Gianni Morandi che torna su grande schermo ad oltre quarant’anni dalla sua ultima esperienza su un set cinematografico, supportato per l’occasione da Elio Germano e Valerio Mastandrea.

Il film racconta la storia di Cosimo ed Elia (Germano e Mastandrea), due fratelli romani che approdano in un paesino dell’appennino tosco-emiliano per ristrutturare una villa in cui risiede il popolare cantante Fausto Mieli (Morandi), ritiratosi da molti anni a vita privata. Mieli, che ha un rapporto di amore/odio con la comunità locale, sta preparando la sua rentrée in un concerto che si terrà proprio nel paesino. Nel frattempo, anche l’invasione di Cosimo ed Elia è malvista e creerà nella piccola comunità una serie di malumori.

A Locarno si è tenuta al conferenza stampa del film di cui vi  proponiamo qualche stralcio a seguire.

Presenti in sala il regista Edoardo Gabbriellini, gli attori Elio Germano, Valerio Mastrandrea, Gianni Morandi, Valeria Bruni Tedeschi e l’esordiente Francesca Rabbi, il cantautore Cesare Cremonini (autore della colonna sonora) e il produttore Luca Guadagnino.

Gabbriellini parla delle location:

La situazione rappresentata nel film potrebbe accadere ovunque, anche nel mio condominio di casa. Diciamo che è stata una cornice perfetta per raccontare la storia. È una riflessione sulla violenza, sulla fragilità che c’è dietro, sull’imprevedibilità dei comportamenti.

Il regista ringrazia Locarno per l’ospitalità:

Per me è un onore, una gioia e un privilegio partecipare a Locarno, appena ricevuto l’invito, prima di altri festival, ho subito dato la mia disponibilità.

Morandi parla del suo ritorno al cinema dopo 42 anni e del suo ruolo:

Appena ricevuta la richiesta da Gabbriellini mi sono incuriosito. Avevo avuto in passato altre proposte, ma appena letta la sceneggiatura e capito il personaggio ho aderito a questo progetto con entusiasmo. Non è stato facile perché sembra di aver interpretato me stesso nella figura professionale, invece il personaggio, così cinico e spietato, è molto diverso dalla mia realtà. Spero di aver dato la giusta chiave di lettura…E’ stato un ruolo impegnativo di questo uomo che sorride sempre, ma poi diventa cinico, disperato, cattivo. Per fortuna mi hanno aiutato gli altri attori, tutti bravissimi, grazie ai quali mi sono sentito protetto. Mi sono buttato con entusiasmo dopo le perplessità iniziali: proposte negli anni ne avevo avute ma questa mi ha convinto.

Valeria Bruni Tedeschi parla del suo ruolo che ha richiesto l’uso di una carrozzina per disabili:

Non avevo mai fatto un’interpretazione del genere. Arrivo dal teatro e non è stato facile. Il contatto con una persona che realmente vive in questo stato [il suo personaggio è stato colpito da un ictus] mi ha aiutato molto nel capire come avrei dovuto impersonare il personaggio.

Elio Germano spiega perchè ha scelto di partecipare al film:

La riflessione nella rappresentazione della violenza e del suo rapido dipanarsi. Essere umani che rappresentano sé stessi. Animali sociali dai riflessi imprevedibili e da facili cortocircuiti, basta una minima distrazione per perdere la razionalità di uomini.

Valerio Mastrandrea gli fa eco con ironia:

Beh mi hanno chiamato e leggendo la sceneggiatura mi è parso un ottimo film da interpretare. Nella mia carriera ne ho fatti di film non buoni, se volete vi ricordo qualche titolo, ma non ve li dico…”.

(Fonte Cinemaitaliano.info – Gazzetta di Parma)

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