I big dello spettacolo aderiscono alla campagna #NonÈNormaleCheSiaNormale

di Redazione

Sono tantissimi i big del mondo dello spettacolo che hanno aderito alla campagna virale contro la violenza sulle donne, #NonÈNormaleCheSiaNormale, lanciata dalla vicepresidente della Camera dei Deputati Mara Carfagna.

Da Milly Carlucci, a Geppi Cucciari, Maria Grazia Cucinotta, Carolina Crescentini, Samantha De Grenet, Nina Soldano, giusto per fare qualche nome e il cui elenco completo vede anche volti noti della televisione, esponenti della cultura, della moda, della ricerca e dell’informazione.

Il messaggio che unisce Mara Carfagna e tutti coloro che hanno aderito alla sua iniziativa è di sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne, soprattutto i più giovani, affinché non si ripetano più gli episodi di femminicidio, stalking, minacce ed atti violenti, spesso mascherati da amori morbosi ed ossessivi.

Mara Carfagna durante il periodo in cui è stata ministro delle Pari Opportunità – dal 2008 al 2011 nel governo di Silvio Berlusconi – è riuscita ad introdurre il reato di stalking nel codice penale, adesso di fronte ad un lungo elenco di donne uccise da coloro che dichiarano di amarle, accende i riflettori sui femminicidi per dire basta, per “svegliare le coscienze e aiutare chi fa fatica a denunciare”. Proprio in questi giorni la deputata di Forza Italia ha depositato un emendamento per creare un fondo per assistere le famiglie affidatarie di orfani di femminicidio.

La sua campagna dal titolo “NonÈNormaleCheSiaNormale” è stata presentata il 21 novembre nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati, che ha visto insieme la vicepresidente Carfagna, Maria Elena Boschi del PD, Isabella Rauti di Fratelli d’Italia, il ministro Giulia Bongiorno della Lega e l’altra vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni del MoVimento 5 Stelle, oltre ad un numero pubblico.

Nel corso della presentazione è stato proiettato un video, che vedremo sui social, sul web e in tv, in cui compaiono, a sostegno delle donne e contro le violenze che queste subiscono: Fiorello, Barbara D’Urso, Alessandro Borghi, Annamaria Bernardini De Pace, Andrea Delogu, Maria Grazia Cucinotta, Vincenzo Salemme, Paola Turci, Anna Falchi, Bruno Barbieri, Noemi, Bianca Balti, Alessandro Roia, Francesco Montanari, Claudia Gerini.

“Prestiamo attenzione alle nostre amiche, alle donne che amiamo”, afferma Geppi Cucciari nel video, “Siamo le prime a doverci proteggere l’una con l’altra”. “Chi mette le mani addosso alle donne fa schifo” dice Alessandro Borgi. “Esistono tanti tipi di pugni, dati a chi si è fidato di te” sostiene Bianca Guaccero.

All’iniziativa, di cui è media partner il magazine Elle, hanno già aderito, in gran numero, donne e uomini appartenenti a diversi settori tra questi: Alessandra Amoroso, Ambra Angiolini, Bianca Aztei, Giulia Bongiorno, Roberta Capua, Andrea Carpenzano, Cristina Chiabotto, Martina Colombari, Lodovica Comello, Marco Conidi, Tosca D’Aquino, Salvatore Esposito, Rossella Fiamingo, Corrado Formigli, Claudia Gerini, Marco Giallini, Bianca Guaccero, Miriam Leone, Diletta Leotta, Selvaggia Lucarelli, Filippo Magnini, Guillermo Mariotto, Emma Marrone, Alberto Matano, Giorgia Palmas, Giovanna Nina Palmieri, Melissa Panarello, Federica Panicucci, Federica Pellegrini, Martina Piemonte, Lola Ponce, Simona Quadrella, Michela Quattrociocche, Isabella Rauti, Giorgia Rossi, Ivan Zaytsev e l’intero consiglio comunale di Venezia.

In Sala anche le testimonianze di quattro persone che raccontano la loro storia, la storia di chi la violenza l’ha subita veramente, ad intervistarle Barbara Palombelli, Barbara d’Urso, Monica Mosca e Serena Bortone.

“Chiediamo a tutti – è il messaggio che la Carfagna invia all’opinione pubblica – di unirsi all’onda, chiunque può contribuire coinvolgendo amici e conoscenti sulle piattaforme social e sul web. Non basta più discutere tra addetti ai lavori, oggi bisogna aprirsi, sfruttare in maniera positiva le potenzialità della rete perché se ne parli in famiglia e nei luoghi di lavoro. Si tratta di un tema drammaticamente diffuso e vicino a tutti noi”.

Per partecipare alla campagna basta postare sui social l’hashtag #nonènormalechesianormale e una foto con il segno del rossetto sotto l’occhio.

Mobilitiamoci, diamo voce a chi la voce ormai l'ha persa, perché #nonènormalechesianormale.

Publiée par Mara Carfagna sur Mercredi 21 novembre 2018

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