Rai Web Movies, e il cinema riparte dal web

di La Redazione

I tempi cambiano e lo fanno anche in fretta. Le sale cinematografiche sono sempre più spesso disertate dagli spettatori che preferiscono gustare le pellicole tramite altri mezzi, sopratutto con l’ausilio di Internet. La nuova tecnologia ibrida il cinema, che si vede costretto a modernizzare i suoi formati, per non rischiare che la settima arte diventi un protagonista secondario e anacronistico della realtà.

Che il cambiamento sia nell’aria è ormai un dato di fatto e lo abbiamo visto anche durante l’ultima edizione del Festival del Cinema di Roma, in almeno due occasioni.

La prima è stata quando il regista indipendente Larry Clark ha annunciato che il suo ultimo film «Marfa Girl» sarà disponibile solo sul suo sito. Una scelta fatta per affrancarsi dal potere delle case di di distribuzione, ma anche perché, secondo il regista, la nuova frontiera del cinema è proprio quella di Internet.

Ma quello che ci riguarda più da vicino è la seconda occasione, cioè quando la Rai, insieme a Cubo Vision di Telecom Italia, ha presentato il progetto Web Movies. Il progetto, nato nel 2010, ha lo scopo di coinvolgere giovani produzioni e autori italiani, che si muovono soprattutto nel campo del thriller, dei gialli psicologici e del fantasy, per produrre film a basso budget destinati principalmente alla distribuzione sul web.

Non solo, quindi, un modo per dare spazio e visibilità a chi, nei circuiti tradizionali, non troverebbe mai un posto, ma anche nell’ottica di sperimentare nuove forme di audiovisivo, più vicine alle modalità di fruizione e ai gusti degli abutuee della rete.

All’appello della Rai hanno risposto molti registi e aspiranti tali, alcuni anche particolarmente giovani, dei quali ne sono stati selezionati 10. I loro film, a partire dal 31 gennaio 2013, avranno un primo passaggio su Cubo Vision (la tv di Telecom che è disponibile anche su pc e tablet) per poi essere disponibili in streaming gratuito su Rai Cinema Channel, il nuovo canale web di Rai Cinema, e sul canale YouTube Rai.

Ogni film avrà a disposizione un mese di proiezione gratuita, per poi passare ad altre piattaforme a pagamento come iTunes, sucessivamente saranno pubblicati in home video e, infine, trasmessi su Rai Movie.

Quindi, dopo il decreto legge proposto dal governo uscente che impone alla televisioni di sostenere il cinema italiano sia con dei contributi economici sia a livello di tempo dedicato nei palinsesti, il panorama del cinema italiano si arricchisce di una nuova opportunità, che non solo è di grande sostegno per i giovani artisti, altrimenti senza modi e strumenti per emergere, ma è di fondamentale importanza per far sì che il cinema italiano, soprattutto quello di genere, di cui in Italia si hanno dei grandi esempi, possa smarcarsi dalle logiche di mercato e diventare popolare e democratico. 

Internet è stato una rivoluzione -i fatti di cronaca ci hanno dato diverse evidenze di questa affermazione- e il cinema, che da sempre è stato anticipatore dei tempi, non può che cavalcare questa onda di rinnovamento e trovare, così, una via alternativa di distribuzione alle sale cinematografiche, che non deve esserne per forza un sostituto, più economica e fruibile e, sicuramente, molto interessante.

Il primo film trasmesso sarà Fairytale di Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia, al quale seguiranno, con uscite previste per ogni ultimo del mese, i seguenti lavori:

– “Andare via” di Claudio Di Biagio
– “Aquadro”
di Stefano Lodovichi
– “Circuito chiuso”
di Giorgio Amato
– “La voce dei cani”
di Mario Amura
– “L’ultimo weekend”
di Domenico Raimondi
– “Neverlake”
di Riccardo Paoletti
– “The Happy Days Motel”
di Francesca Staasch
– “True Love”
di Enrico Clerico Nasino
– “The President’s Staff”
di Massimo Morini

 

 

 

 

Commenti (1)

  1. Ho visto sia Circuito Chiuso che True Love e li ho trovati progetti davvero interessanti! Se si continua così, l’espressione “per il web” non sarà più un’accezione negativa o superficiale.
    Ora aspetto i prossimi film gratuiti su Cubovision per giudicarli

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