Paolo Villaggio e le avventure di Fracchia la belva umana

di La Redazione

Il 2012 volge al termine è uno dei più grandi attori comici italiani, Paolo Villaggio festeggia 80 anni e anche noi vogliamo celebrarlo rispolverando uno dei film più esilaranti girati dall’attore genovese, quel Fracchia la belva umana che oggi si può considerare, insieme al primo Fantozzi una vera e propria comedy di culto.

Fracchia la belva umana esce nel lonatno 1981 e vede far di nuovo squadra la medesima accoppiata vincente della serie Fantozzi composta da Paolo Villaggio e Neri Parenti che portano sullo schermo uno dei personaggi tv più noti dell’attore genovese.

Il film di Parenti gioca sulle reminiscenze fantozziane di Giandomenico Fracchia, un mite ed imbranatissimo impiegato che per sua sfortuna si scopre sosia di un feroce criminale latitante conosciuto come la Belva umana, naturalmente la commedia degli equivoci, ingrediente base per un secolo di cinema comico, la fa da padrone, il resto è un Villaggio in gran forma supportato un memorabile Lino Banfi e un paio di guest in prestito dalla saga di Fantozzi, Gigi Reder negli inconsueti panni della madre sicula della Belva umana e Anna Mazzamauro che ripesca la sua signorina Silvani, sogno proibito del protagonista.

Il film ebbe un sequel Fracchia contro Dracula sempre diretto da Parenti che omaggiava le parodie di Gianni e Pinotto sui monster-movies americani, pellicola all’epoca nobilitata oltremodo dalla partecipazione del ragionier Filini interpretato da un grande Gigi Reder che insieme a Villaggio/Fracchia ricomponeva la mitica coppia di sfigatissimi impiegati della fantozziana Megaditta.

In Fracchia la belva umana segnaliamo un’esilarante sequenza con Banfi in cui viene citato il famoso ristorante romano Cencio la parolaccia ribattezzato per l’occasione Da Sergio e Bruno gli incivili, locale che ritroveremo omaggiato anche nel poliziottesco di Stelvio Massi La banda del trucido, in quel caso gestito nientemeno che dal Monnezza alias Tomas Milian.

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