Torpignattara Karawan Fest: il programma

di La Redazione

Si tiene a Roma, nel quartiere Torpignattara, dal 27 al 29 novembre 2015, la quarta edizione di Karawan Fest, il primo festival di cinema che affronta i temi della convivenza, dell’identità, dell’incontro

tra culture in tono programmaticamente non drammatico, partendo dalla convinzione che il sorriso sia il terreno d’incontro naturale fra le diverse culture del mondo, il “luogo” ideale in cui scompaiono le differenze e ci si riscopre umani.

PROGRAMMA

VENERDI 27 NOVEMBRE

 

ore 19.30_ Inaugurazione mostra fotografica di Marcello Scopelliti

SONNY STORY La vita di Gurjeet Singh, per gli amici Sonny: uno dei tanti ragazzi indiani della Pianura Pontina. Dal mercato ortofrutticolo dell’Agro al Gurdwara, il luogo di preghiera della comunità Sikh, un viaggio appassionante tra il Punjab e l’Italia, alla scoperta dell’altro e di noi stessi. 

 

ore 20.00_AIYYAA

Sachin Kundalkar, India, 2013, 145’, V.O. (Hindi) sott. ITA

Meenakshi è una giovane marathi che vive sulle nuvole tra sogni e fantasie ad occhi aperti in cui immagina di essere una famosa attrice di Bollywood. In realtà abita con la famiglia in un appartamento a pochi passi da un grande cassonetto della spazzatura, usato da tutto il quartiere come discarica. Dotata di un potentissimo olfatto, un giorno Meenakshi è colpita dal profumo intenso che sembra provenire dall’affascinante Surya, un pittore schivo di origini tamil, di cui s’innamora all’istante. Mentre i suoi genitori le hanno finalmente trovato un marito dolce e premuroso, Meenakshi passa le sue giornate a inseguire la scia del profumo di Surya per scoprirne la misteriosa origine, fino al rocambolesco finale. Un film pieno di umorismo, energia e passione, che esplora il tema del desiderio femminile al ritmo travolgente delle danze bollywoodiane.

 

ore 22.30_SULEMANI KEEDA (Writers)

Amit V Masurkar, India, 2014, 89’, V.O. (Hindi) sott. ITA

Il miglior film indipendente indiano del 2014 è una spassosa slacker comedy che prende in giro miti e riti di Bollywood. Dulal e Mainak sono una coppia scombinata di sceneggiatori: il primo è timido e impacciato, il secondo eccessivo e pasticcione. Il loro sogno è sfondare a Bollywood e pare realizzarsi quando vengono ingaggiati da Gonzo, figlio di un potente producer che ama Tarkovsky e punta a conquistare pubblico e critica con il suo esordio da attore. Tra i complicati brainstorming per lo script e la caccia continua alla donna giusta, i due dovranno fare i conti con gli imprevisti dell’amicizia e dell’amore.

 

SABATO 28 NOVEMBRE

ore 19.00_ Moon Stars Studio in concerto

Contaminazioni di generi e suoni da tutto il mondo con questi giovani musicisti di origine bengalese, con l’accento romano e il cuore a Dhaka.

 

ore 20.00_TELEVISION

Mostofa Sarwar Farooki, Bangladesh, 2013, 106’, V.O. (Bengali) sott. INGLESE

Il sindaco di una cittadina immaginaria nel Bangladesh rurale bandisce ogni forma di immagine dal paese e ogni forma di immaginazione come potenzialmente pericolosa. Ma una giovane ragazza non si rassegna e con un gruppo di abitanti è intenzionata a far soffiare il vento del cambiamento, che non si può sperare di arrestare chiudendo le finestre e che alla fine coinvolge tutti gli abitanti del paese, compreso il sindaco. L’opera che ha portato alla ribalta internazionale Farooki, definito da Variety “un astro nascente del cinema del sud-est asiatico” e rappresentante di punta della nuova generazione del cinema bangladese.

 

ore 22.00_DUM LAGA KE HAISHA (My Big Fat Bride)

Sharat Katariya, 2015, 110’, India, V.O. (Hindi) sott. ITA

Una commedia romantica, intensa e divertente, che ritrae una coppia di giovani alle prese con la tradizione, i sentimenti, e il desiderio di realizzare le proprie aspirazioni, sullo sfondo di alcuni importanti cambiamenti sociali per l’India. Nei primi anni ’90, il giovane Prem porta avanti una polverosa bottega di cassette musicali, mentre l’avvento del CD sta per sconvolgere la sua routine. Costretto dai genitori a sposare la timida Sandhiya, che è qualche taglia più in là del suo ideale femminile, Prem si ritrova sempre più stretto tra una moglie che non desidera e l’incapacità di affrontare la situazione. Sull’orlo dell’autodistruzione, troverà proprio in Sandhiya una complice inattesa per decidersi a realizzare qualcosa di buono e scoprire che l’amore, quando arriva, trova sempre la taglia giusta.

 

 

DOMENICA 29 NOVEMBRE

ore 17.30_HUMANS, NOT NUMBERS: SKETCHES OF SYRIA, V.O. sott. ING

13 cortometraggi, 13 stili differenti, una rivoluzione: il cinema siriano resiste alle barbarie della guerra e ci ricorda come la nuova vita nasce dalle macerie della Storia.

War on Famous Canvas, Amjad Wardeh, 2014, 2′

Canvas on Mixed Media, Jalal Maghout, 2013, 5′

A Spring Tale, Dani Abo Louh e Mohamad Omran, 2011, 5′

Suleima, Jalal Maghout, 2015, 15′

The Wind, Lina Ghaibeh, May Ghaibeh, Sawsan Nourallah e Ibrahim Ramadan, 2015, 4′

Fade to Black, Majoneeh, 2015, 1′

Goal to Syria, Amjad Wardeh, 2014, 4′

No Difference, Wael Toubaji, 2014, 3′

Metaphor, Wael Toubaji, 2015, 3′

Silent Thoughts, Waref Abu Quba, 2009, 6′

Survival, Yamen Alkhatib, 2015, 4′

Garbanzos, Ammar Nassri, 2014, 3′

In Damascus, Waref Abu Quba, 2014, 4′

 

a seguire_Immaginario delle migrazioni e narrazioni del viaggio.Incontro con:

Raffella Cosentino, giornalista, regista

Carolina Popolani, regista, giornalista

Leonardo De Franceschi, ricercatore Università Roma Tre

Khalid Chaouki, deputato

Celeste Costantino, deputato

Giulia Pietroletti, Assessore Municipio V

 

20.00_ANDALOUSIE MON AMOUR

Mohamed Nadif (Marocco, 2011, 86′, V. Arabo, Sott.ITA)

Deliziosa e satirica commedia sull’immigrazione clandestina e omaggio a tutti gli harragas, l’esordio di Mohamed Nadif racconta la storia di Said e Amine, due studenti di Casablanca che sognano l’Europa. A bordo di una piccola barca e con l’aiuto di un maestro di scuola, i due partono dal loro villaggio verso le coste spagnole. Un naufragio li separerà. Mentre Amine torna nuovamente in Marocco, Said è convinto di essere approdato su una spiaggia dell’Andalusia dove però accadono cose piuttosto strane…

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