Dopo le opinioni dei registi Paolo Virzì (La prima cosa bella) e Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare), anche il regista e sceneggiatore Giovanni Veronesi (Manuale d’amore) dice la sua sullo stato di salute del cinema italiano e sull’allarme incassi, che sembrano seguire in parte l’iter della crisi che incombe sull’economia italiana.
Veronesi sul cinema italiano in overdose da commedie:
Gli incassi non sono proprio tutto per un film. Il suo esito puo’ essere anche sancito da un premio importante ad un festival, come quelli ottenuti da Garrone in questi anni. E’ chiaro che l’industria deve foraggiarsi in qualche modo e allora subentrano i film cosiddetti commerciali. Ma se il livello scende troppo in basso anche questo genere ne risente. Ormai tutti fanno commedie, sembra quasi che sia il genere piu’ facile al mondo e invece e’ il piu’ difficile. Alla fine il pubblico si stanchera’ anche delle commedie e allora ci sara’ un crack’.
Il regista dice la sua anche sul crollo degli incassi per quanto concerne il cinema d’autore:
Non mi piacciono definizioni come cinema d’autore, penso sempre che esista un codice che l’artista adoperi per farsi capire. Che sia il film drammatico o comico, quel codice deve creare un legame tra artista e pubblico. Forse viviamo in un momento sociale in cui questi codici sono spariti o forse molto piu semplicemente la gente prende il cinema come una cosa molto superficiale, perche’ qualcuno in questi anni glielo ha fatto credere.
(Fonte Asca – Photo Credits | Getty Images)