Addio a Luca Ronconi, maestro del teatro italiano

di La Redazione

È scomparso ieri 21 febbraio, a Milano, Luca Ronconi, grande maestro del teatro italiano, aveva 81 anni.

I funerali si svolgeranno il 24 febbraio in forma privata nella parrocchia di Civitella Benazzone, in provincia di Perugia.

Attore e regista teatrale, è impossibile elencare tutti i suoi successi, da “L’Orlando furioso” a “Gli ultimi giorni dell’umanità”, da “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” a “Lolita”, tutti spettacoli leggendari. Ma la sua arte non si consuma semplicemente nelle sue opere, bensì nell’idea rivoluzionaria di teatro che la sua figura ha portato.

Esordisce in ”Tre quarti di luna” di Luigi Squarzina, diretto dallo stesso Squarzina e da Vittorio Gassman. Inizia a lavorare come regista nel 1963, con la compagnia di Corrado Pani e Gianmaria Volonté, e negli anni successivi si fa notare come esponente dell’avanguardia teatrale, fino ad arrivare alla fama nel 1969 con il già citato ”l’Orlando furioso” di Ariosto nella versione di Edoardo Sanguineti.

Non sono mancate per lui esperienze cinematografiche come quando ha scritto la sceneggiatura nel 1966 de “L’uomo che ride” di Sergio Corbucci o quando ha recitato in “Vergine Moderna” di Marcello Pagliero, “I prepotenti” di Mario Amendola e “Prepotenti più di prima” di Mario Mattoli.

Il suo ultimo spettacolo, “Lehman Trilogy”, è in scena al Piccolo fino a metà marzo.

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