Monica Bellucci in “Lungo la Via Lattea”, il film ‘veneziano’ di Kusturica

di La Redazione

Questa è la storia di Kosta, un ragazzo che va a prendere il latte a bordo di un asino preso in prestito dai soldati della caserma di Uvijeće (Erzegovina).

Ma a ben vedere, non è come scendere di casa a Roma o Milano perché per tornare a casa con il latte Kosta dovrà schivare pallottole e campi minati. Lungo il cammino, qui l’intersezione tra amore e guerra, incontra la bellissima Mlada. Lei, un p0′ come Penelope al tempo di Omero, aspetta: aspetta che dalla guerra torni l’uomo che dovrebbe prenderla in sposa. Ma nel frattempo si innamora di Kosta, in uno scenario apocalittico dove le stragi sono all’ordine del giorno e si attaccano all’anima.

Da questo e altri racconti nasce Lungo la Via Lattea, in lizza per il Leone d’Oro a Venezia 73.: Kusturica ne è al contempo regista e protagonista insieme con Monica Bellucci. Queste le sue parole per l’attrice italiana:

È un’attrice dalle grandi potenzialità, non ancora sfruttate nei 51 titoli da lei finora girati. Nel mio film, le tolgo l’involucro d’icona e la riporto sulla terra. Ne faccio una donna comune. Nella quotidianità della vita, sta rivelando appieno per la prima volta le sue capacità d’interprete

Ambientato nella Krajina, una regione della Croazia, Lungo la Via Lattea conserva il romanticismo puro delle più belle storie d’amore. Una storia speciale, descritta dallo stesso Kusturica.

Lei m’incontra quando deve cambiare identità e ottenere un nuovo passaporto: io ogni giorno porto il latte, attraverso le linee nemiche, nutrendo i serpenti strada facendo. Una storia d’amore e di guerra, ma con una dimensione mitologica: la funzione simbolica incarnata dal serpente nella vita dell’uomo dai tempi biblici

 

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