“La pazza gioia”, quanti riconoscimenti per il film di Virzì ai Nastri d’Argento

di La Redazione

La pazza gioia trionfa all’edizione numero settanta dei Nastri d’Argento, tenutasi sabato 2 luglio nella meravigliosa Taormina alla presenza di una nutrita fetta di rappresentanti del cinema italiano.

Il film del regista livornese vince per le attrici Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, per la sceneggiatura firmata con Francesca Archibugi e per i costumi di Catia Dottori. Perfetti sconosciuti di Paolo Genovesi si aggiudica il Nastro come migliore commedia ma anche per la canzone di Fiorella Mannoia. E poi c’è il premio ai magnifici sette attori del film, il Nastro collettivo per il cast (Anna Foglietta, Alba Rohrwacher, Kasia Smutiak, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo, Marco Giallini, Valerio Mastandrea).

Gabriele Mainetti aggiuge alla già corposa bacheca di premi per Lo chiamavano Jeeg Robot il Nastro come migliore esordio ma anche quello relativo all’attore non protagonista Luca Marinelli, che vince con Alessandro Borghi: dopo la delusione dei David, Non essere cattivo del maestro scomparso Claudio Caligari si vede assegnato il titolo di film dell’anno. Pietro Valsecchi è il miglior produttore, “non solo per Quo vado?“.

Sul fronte attori ecco la coppia “pazzamente gioisa” formata da Valeria Bruni Tedeschi e Michaela Ramazzotti. E poi Stefano Accorsi, Greta Scarano e Luca Marinelli. Da sottolineare la nuova prestazione diVeloce come il vento che ha assicurato a Stefano Accorsi il nastro da protagonista, a Matilda De Angelis il premio “Guglielmo Biraghi” (come anche i ragazzi di Un baciodi Ivan Cotroneo e a Moisé Curia premiato con Nuovo Imaie) e il Nastro per il montaggio a Gianni Vezzosi. Miglior soggetto, infine, a Io e lei (Cotroneo, Francesca Marciano e Maria Sole Tognazzi).

Antonello Sarno consegna un nuovo piccolo gioiello cinematografico,Argento vivo, un viaggio nei settant’anni del premio fra cronaca e storia, cesellando i materiali dell’Archivio Istituto Luce Cinecittà, le Teche Rai, RTI.

 

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