Bella Addormentata di Bellocchio: la regione Friuli boccia i finanziamenti

di La Redazione

Bella addormentata, il drammatico diretto da Marco Bellocchio, ispirato alla nota vicenda di Eluana Englaro, donna morta a Udine nel 2009 dopo 17 anni di coma vegetativo persistente, non avrà il finanziamento della regione Friuli Venezia Giulia. Il consiglio regionale, che si è riunito ieri, ha approvato un ordine del giorno proposto dall’Udc, firmato dal capogruppo Edoardo Sasco, e ha bocciato i finanziamenti. Piero Camber (Pdl), presidente della commissione cultura del consiglio, ha spiegato:

Non vogliamo passare per una regione dove vige la cultura della morte.

In realtà, la decisione spetterà alla Film Commission del Friuli che, ad oggi, ha ricevuto solo la sceneggiatura e nessuna richiesta ufficiale dalla produzione. Riccardo Tozzi a La Repubblica ha dichiarato:

Negare il finanziamento al film di Marco Bellocchio La bella addormentata significherebbe andare contro la legge e forse anche contro la Costituzione.

Beppino Englaro è intervenuto sulla vicenda (fonte Il corriere della sera):

Nel film non c’è la figura di Eluana né la mia. Non hanno capito che il film non è contro nessuno e che questo tema va, in ogni caso, affrontato. Continuare su questa strada è quasi assurdo. Sarebbe bastato riflettere un po’ per capire che è un comportamento inaccettabile. Bellocchio si ispira a questa vicenda, in particolare agli ultimi giorni di vita di Eluana, guardandola dal punto di vista politico, ma sullo sfondo ci sono i grandi temi della vita e della morte. Quando si muove un regista del suo livello si dovrebbe solo essere curiosi di vedere la sua immaginazione cosa riuscirà a creare, non reagire in maniera limitata.

Articolo 21, per voce di Beppe Giulietti e Federico Orlando, si schiera dalla parte del film:

Chi ha paura di Eluana Englaro e di Marco Bellocchio? Ci auguriamo che si tratti solo di un equivoco, di uno spiacevolissimo equivoco, che sarebbe opportuno dissolvere subito, prima che prenda corpo il legittimo sospetto che qualcuno abbia ancora paura, anzi il terrore della memoria di Eluana.

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