Alessandro Rossetto arriva a Venezia 70 con “Piccola Patria”, la sua prima opera di fiction – Trama e immagini

di La Redazione

Alessandro Rossetto, giovare regista di origini padovane, porta alla 70° edizione della Mostra del Cinema di Venezia la sua prima opera di fiction.

Si tratta di Piccola Patria, un film ambientato nel Nordovest italiano che ci racconta la storia di Luisa e Renata, due ragazze desiderose di fuggire dal loro soffocante ambiente, che si ritroveranno a confrontarsi con un ricatto, un amore tradito e una violenza subita.

 

Nel cast di Piccola Patria troviamo Maria Roveran, Vladimir Doda, Lucia Mascino, Mirko Artuso, Diego Ribon, Giulio Brogi e Roberta Da Soller e sarà presentato per la prima volta al grande pubblico di Venezia venerdì 30 agosto, prima, però, la pellicola passerà al veglio della stampa specializzata.

Piccola Patria – La trama

I fatti narrati da Alessandro Rossetto in Piccola Patria sono ispirati ad una storia vera e vedono come protagonisti due giovani ragazza, Luisa e Renata, e il loro coetaneo albanese Bilal, fidanzato di Renata. Le due mettono in piedi un ricatto sessuale ai danni di Menon, migliore amico di Carnielo, padre di Luisa, assolutamente contrario al rapporto d’amore tra la figlia e il giovane immigrato.

Con Menon, Carnielo condivide un’amicizia grezza e dai tratti xenofobi, di cui anche Bilal sarà vittima. Il ricatto si insinua, sconnesso e pericoloso, i giovani maneggiano una cosa più grande di loro.

Portando i miei attori a dormire, mangiare, vivere nello stesso luogo per un lungo periodo di tempo, ho avuto la possibilità di usare gli strumenti più affini al concetto del documentario e metterli al servizio della finzione – ha commentato Alessandro Rossetto quando interrogato su Piccola Patria.

Il risultato è stato folgorante: gli attori si dimenticano di esserlo e rivivono la storia e le sensazioni di quei personaggi, interpretando le loro stesse anime. Un altro elemento di autenticità sta nel fatto che gli attori hanno potuto usare la loro lingua per esprimersi… una lingua che rispecchia quel territorio a Nord Est e che riflette, nei suoi toni caldi, l’atmosfera di una intera estate di riprese. C’è molta sperimentazione nel film e le storie dei personaggi, con ognuno qualcosa da nascondere, nascevano non solo dalla sceneggiatura, cioè dalla pagina scritta, ma dal vivere ogni giorno quel luogo e quella realtà dai forti contrasti anche emotivi.

Piccola Patria è un’intensa storia d’amore giovanile contrastato e di ricatto, ambientata in un ideale Nordest italiano dove la vita quotidiana con la sua rassicurante normalità fa da cornice a un mondo marginale, fatto di istinti, pulsioni e desideri inconfessabili in cui i protagonisti si muovono e si incontrano fatalmente.

Piccola Patria è stato selezionato anche per partecipare al Queer Lion, il premio collaterale della Mostra del Cinema di Venezia dedicato ai migliori film a tematica omosessuale.

Piccola Patria – Le immagini

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